In questi giorni in molte classi del nostro Istituto sono state raccontate le storie di chi è morto come vittima innocente e spesso inconsapevole a causa della mafia e di chi l'ha combattuta fino all’estremo sacrificio: non solo magistrati come Falcone e Borsellino, ma anche persone comuni come Peppino Impastato, Rita Atria, Renata Fonte e tanti, tantissimi altri. Uomini e donne che hanno aperto gli occhi sul mondo che li circondava, che non si sono accontentati di lamentarsi, ma hanno speso le loro esistenze per lasciarlo migliore di come l’avevano trovato. Eroi ed eroine che ci hanno insegnato che le uniche catene dell’oppressione che non si spezzano sono le catene che si accettano.
Per riflettere le classi IV e V della scuola Primaria hanno partecipato ai webinar di Legal Factory "Donne di mafia/donne contro la mafia" e "Infiltrazioni mafiose nel calcio", mentre le classi della scuola secondaria di I grado oggi, nella XXVIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, hanno seguito in streaming un dibattito organizzato dall'Istituto professionale "N. Moccia" di Nardò in collaborazione con il coordinamento Provinciale Libera di Lecce e partecipato in collegamento alla manifestazione di Milano, ascoltando il lungo elenco delle vittime di mafia e il discorso appassionato di don Ciotti.
Allora FORZA 💪 è possibile impegnarsi a lottare contro l'indifferenza, la corruzione, il silenzio, contro la mafia.